La curva di Miguelito by Paola Latorraca

La curva di Miguelito by Paola Latorraca

autore:Paola Latorraca [Latorraca, Paola]
La lingua: eng
Format: epub
editore: AUGH! Edizioni
pubblicato: 2022-12-20T23:00:00+00:00


Le riflessioni di Juan

«Guanito, stando ai racconti di questo Luca, Teresa mi sembra la versione femminile del primario dell’ospedale di Nanchez! Anche Dolores mi parla sempre di lui come di un medico votato alla professione e questa Teresa non sembra da meno. Sono fatti della stessa pasta, ragionano allo stesso modo, dubito nel modo più assoluto che lei possa essere una criminale, sai?».

L’agente non poteva che essere d’accordo.

«Deve esserci una terza persona che l’ha attratta nella sua rete o un motivo così importante da spingerla a fare qualcosa di fuori dall’ordinario. Restano solo due strade: Giovanni, l’amore del suo passato, e l’uomo della jeep».

«Mi viene da pensare, però…».

«Cosa?».

«E se i due uomini fossero collegati?».

Guanito osservò il suo superiore, serio.

«In effetti anch’io riflettevo su quanto detto dal ragazzo e se la storia della nonna fosse vera e non il frutto di demenza senile, significa che lei è arrivata in Messico e poi ci è rimasta per lui, Giovanni. Allora perché la messa in scena del congresso medico? E poi perché c’è di mezzo quell’altro uomo? E se la donna fosse caduta in una trappola?».

«Sono d’accordo con te, Guanito. Mi viene in mente la conversazione con il pittore, che mi è sembrato molto evasivo quando gli ho nominato quel Giovanni. Mi ha detto che tutti ne avevano perso le tracce, ma non mi ha detto che era stato dichiarato morto».

«Quindi?».

«Quindi significa che questa è un’informazione che Dominic non ha mai avuto o che non mi ha voluto riferire. E poi, ai nostri tempi, com’è possibile sparire del tutto? Un fotografo, poi».

«In effetti. E se…».

«Cosa?».

«Le mie ricerche su Giovanni Gagliardi mi lasciano perplesso e mi hanno portato a un punto morto. Ho scoperto che è nato in un paese vicino al lago di Como nel 1970. Ha frequentato, poi, l’Accademia di Ottavia Belloni a Mantova e lì ha conosciuto Teresa. Ha vinto un premio come giovane promessa della fotografia nel 1997 per un suo scatto. Nel 1998 ha accettato una collaborazione con una rivista come fotoreporter e per questo si è trasferito in Messico. Oggi la rivista non esiste più, ma avendo avuto una botta di fortuna, sono riuscito a rintracciare e a mettermi in contatto con l’ex direttrice della rivista, che si ricorda perfettamente di lui e conserva ancora un ritratto che le aveva fatto nella Bassa California, dove si erano recati per un reportage. Dopo un anno di collaborazione il fotografo li ha lasciati per trasferirsi in Chiapas a Teopisca e poi lo avevano perso di vista».

«Interessante, cos’altro hai scoperto?».

«La signora ricordava benissimo che Giovanni si era trasferito lì per raggiungere la sua ragazza e per stare con lei aveva accettato un lavoro per una cooperativa di un paese lì vicino. Ma non ricordava altro e dal 1999 in poi non ho trovato nulla tranne una denuncia di scomparsa fatta alla polizia di San Cristóbal e le notizie del rinvenimento di un cadavere che è stato poi attribuito a quel Giovanni dopo qualche anno. Tutto combacia con quello che ci ha raccontato il nipote di Teresa».



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